“Lo sai perché mi piace cucinare?”

“No, perché”?

“Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e, una torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d’uovo, zucchero e latte l’impasto si addensa: è un tale conforto!”

Julie&Julia

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giovedì 4 settembre 2014

Maasai Women Art: Il Fascino di uno Stile Etico.




Quale donna non ama gioielli e bijoux? Quelli di cui vi parlo in questo post non sono oggetti qualunque. Sono oggetti preziosi perchè prodotti artigianalmente da Tanzania Maasai Women Art, un’ associazione no profit che coordina e sostiene la rete di un gruppo di cooperative femminili locali con l’obiettivo di offrire loro un valido e duraturo sostegno economico e che in italia sono distribuiti da Cetacea Service, che ormai conoscete per i due post precedenti. 

La sfida per garantire una buona qualità di vita, come spesso avviene in Africa, è stata raccolta da una comunità di circa 180 donne Maasai che hanno aderito con entusiasmo al progetto Tanzania Maasai Women Art abbandonando l’attività illegale e dannosa per l’ambiente di produzione e vendita del carbone. La nuova avventura ha permesso a queste donne di imparare a leggere, scrivere, fare di conto e di garantire un’adeguata scolarizzazione ai loro figli.

Si tratta, pertanto, di un progetto interessantissimo che tutti dovremmo conoscere e far conoscere. 
Tanzania Maasai Women Art è un progetto creato nel 2006 dall’Istituto Oikos in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design di Milano grazie al coordinamento di Francesca Torri Soldini che lavora in qualità di volontaria. Il progetto è diventato indipendente e totalmente autosufficiente nel 2008.
Nella tradizione e nella cultura Maasai i monili raccontano l’appartenenza etnica, il livello sociale, la ricchezza e l’età di chi li indossa; rappresentano elementi fondamentali per produrre suoni durante i rituali e le cerimonie, tintinnano attraverso i pendenti e sbattono gli uni sugli altri nei tipici salti che caratterizzano le loro danze.
La sapiente creatività di Francesca Torri Soldini e dei suoi studenti dello IED, la tenacia di Marina Oliver Blaettler, per tutti “Tati”, coordinatrice del progetto in Tanzania-Arusha e l’incredibile manualità delle donne Maasai hanno permesso di ottenere via via prodotti non solo originali e pratici ma soprattutto raffinati e in linea con le nuove tendenze della moda internazionale.
I Gioielli, prodotti rigorosamente a mano utilizzando perline in vetro, filo di ferro, filo di nylon ed elementi di riciclo, sono esportati tra l’altro a Parigi, New York, Vancouver e a Riccione e vantano testimonial importanti come la Principessa Carolina di Monaco.
Vi do solo un piccolo assaggio di ciò che potete trovare sul sito









Da perdere la testa. Vi consiglio vivamente di visitare le loro pagine; sono sicura che ognuna troverà il proprio bijoux. 
Per ogni dettaglio:
CETACEA SERVICE srl

Italy
Leandro Stanzani
+39 335 8423131
Website : cetaceaservice.com

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