“Lo sai perché mi piace cucinare?”

“No, perché”?

“Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e, una torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d’uovo, zucchero e latte l’impasto si addensa: è un tale conforto!”

Julie&Julia

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martedì 7 maggio 2013

Nuova collaborazione Yogolife



Amici, finalmente anche io potrò prepararmi lo yogurt in casa. La Yogolife mi ha gentilmente inviato queste speciali bustine di fermenti per preparare homemade uno yogurt che non avrà nulla da invidiare a quelli esistenti in commercio... anzi...
Nello specifico 6 bustine di fermenti per yogurt naturale e 2 bustine di fermenti per yogurt alla vaniglia.






Con Y e il tuo latte preferito prepari il migliore yogurt in casa: fresco, naturale, salutare, buono, semplice da preparare e... tuo!
E' ottimo con il latte vaccino, latte di soia, capra, delattosato...
L'etichetta di Y preparato naturale recita:  fermenti lattici vivi e zucchero. Tutto qui. Niente conservanti, coloranti, stabilizzanti, niente OGM...
Anche il preparato vaniglia contiene ingredienti assolutamente naturali, tra cui anche il famoso estratto di vaniglia del Madagascar.

Quello che otterrai con il tuo latte e una bustina di fermenti yogolife sarà:

1. FRESCO: per forza; lo fai oggi – lo gusti domani… Rispetto allo yogurt industriale che, in media, compri a 10 giorni dalla sua produzione, "Y" yogurt mantiene nel gusto e nel numero di fermenti vivi tutte le qualità di un prodotto appena fatto.

2. NATURALE: i fermenti lattici vivi "Y" sono frutto di una scelta dei migliori ceppi e di miscele di origine italiana; anche gli altri ingredienti sono naturali e di altissima qualità.

3. SALUTARE: conosciamo ormai bene tutti i benefici probiotici dello yogurt e dei fermenti lattici per la nostra salute. Nel concreto, in ogni 100 ml di yogurt fatto con "Y" ci sono oltre 55 miliardi di fermenti lattici vivi (molti, ma molti, di più rispetto ai tradizionali yogurt industriali). E, credeteci, non sono stati contati da noi, ma da Micro S.R.L. , rinomato laboratorio microbiologico specializzato.

4. BUONO: "Y" è disponibile in una prima fase in 3 versioni – naturale, alla fragola (ma, attenzione, con frutta liofilizzata vera) e alla vaniglia (con estratto di vaniglia del Madagascar), ed è ottimo sia come "drink" per accompagnare i tuoi pasti, sia per la prima colazione o come dessert, con eventuale aggiunta di marmellate, sciroppi, miele, frutta fresca…

5. SEMPLICE DA PREPARARE: forse nei filmati che avrete visto, Sara ha ("per esigenze televisive", come si dice in questi casi) un pochino accelerato le attività di preparazione (bisogna mescolare gli ingredienti con la massima cura, soprattutto le miscele con la frutta fino al completo scioglimento) ; i passi sono, come avrete notato, molto semplici e, aggiungiamo, persino rilassanti! La preparazione "attiva" dello yogurt richiede al massimo qualche minuto di tempo, molti meno di una visita al supermercato.

6. ECONOMICO: facendo i conti, vi accorgerete che il costo di un litro di yogurt fatto in casa con i preparati Y è molto (molto!) inferiore ai prodotti industriali di prima fascia (che sono poi gli unici con i quali, anche se a malincuore, accettiamo i paragoni).

7. ECOLOGICO: scompaiono quei chilometri (spesso centinaia o migliaia) che lo yogurt industriale fa per arrivare sulla tua tavola; scompaiono quei chili di plastica e altro imballaggio – il tutto grazie alla piccola e umile bustina ("stick" nel gergo) dei fermenti "Y".

8. TUO: last but not least, e scherzi a parte, il grande pregio del progetto "Y" è che ti aiuta a creare uno yogurt su misura, e a tua immagine. Sei tu a scegliere la yogurtiera (con i vasetti oppure con la caraffa), il latte (bio o normale; di vacca, soia, o capra; con o senza lattosio; intero, parzialmente scremato o scremato…), la forma di yogurt (cremoso o compatto), il gusto (più o meno acido, con zucchero, dolcificanti o al "naturale"; con frutta fresca, marmellata "della nonna", miele, sciroppi, muesli).

A questo punto, il gioco è fatto (se non altro perché, nel frattempo, il supermercato ha chiuso!), e il nostro interlocutore si decide a preparare e a gustare il nostro - pardon, il suo yogurt.

Rimane a noi, come l'uscita di scena di un vecchio attore navigato, e sempre seguendo la trama della pubblicità di cui sopra, un ultimo "tocco": invitiamo, dopo un paio di settimane, il nostro nuovo amico a provare per un giorno il suo yogurt industriale preferito. Se, come siamo sicuri, reagirà nel modo giusto, potremo finalmente dire: benvenuto nel miracoloso mondo "Y".


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