“Lo sai perché mi piace cucinare?”

“No, perché”?

“Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e, una torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d’uovo, zucchero e latte l’impasto si addensa: è un tale conforto!”

Julie&Julia

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mercoledì 20 marzo 2019

Collaborazione con Società Agricola Poggio Giulivo.



Oggi ospito nel mio blog uno dei prodotti più antichi della terra: l'olio. Non un olio qualsiasi,però; un olio VERO, uno di quegli oli che io adoro mangiare a crudo, su una bella fetta di pane o su delle bruschette, perchè a crudo lo capisci subito se è buono o meno.
La Società Agricola Poggio GiUlivo  ha sede e  stabilimenti situati nel comune di Gioi (SA), all’interno del Parco Nazionale del Cilento.
L'Azienda coltiva uliveti autoctoni, situati in aree collinari bene esposte e ventilate a circa 20 km dal mare, in origine piantati dagli antichi greci. I terreni sono situati ad un’altitudine tra i 350 e i 430 metri, senza utilizzo di prodotti chimici o pesticidi, utilizzando eco trappole e concimi naturali.


Gioi è un ridente paese poggiato sul cucuzzolo di una collina nel cuore del Cilento.
Lì dove basta affacciarsi dal belvedere per ammirare, ai suoi piedi, distese di uliveti che si alternano a macchia mediterranea, declinare verso la torre di Velia e le sue rovine in riva al mare e scorgere in lontananza, nelle giornate terse, le isole di  Capri o Vulcano.

Le origini si perdono nel tempo. 

Il nome "Gioi" molto probabilmente deriva da un antico tempio dedicato a Giove, in quello che doveva essere un antico avamposto greco, della colonia di Velia (attuale Ascea). Nel tempo si sviluppa fino a diventare un castello medievale, le cui torri e mura ancora lo testimoniano,

Da sempre, l'economia si basa sull'agricoltura, dove la produzione di olio la fa da padrone.
Ancora oggi, la maggior parte delle famiglie coltiva gli ulivi, raccogliendo e conservando  l’eredità di passione e gratitudine verso questi frutti, che le persone  si tramandano da generazioni.

Vi faccio subito vedere cosa mi ha inviato l'Azienda. Una bottiglia di Olio Classicus. 




Classicus  esprime la sua vitalità attraverso una naturale trasparenza e versatilità, frutto dell’alta qualità degli uliveti e del collaudato processo di trasformazione. 
Le olive sono raccolte secondo i metodi tradizionali dei luoghi "Processo Tradizionale", abbattute e raccolte  sui teli sospesi ad un grado di maturazione medio. 
L’olio è estratto a freddo, molite entro 24 ore, in frantoio con un processo di tipo tradizionale con pressa in pietra. 
Color giallo oro, fruttato delicato.
Densità media, delicato ed equilibrato.
Proprietà Organolettiche intatte.
Bassa acidità.
Versatile, adatto per cucinare e condire.

Io l'ho utilizzato subito a crudo, come vi dicevo. Bruschette con pomodorini, origano, scaglie di grana e abbondante olio 




Ho voluto provarlo anche in cottura. L'ho utilizzato per l'arrosto. Volutamente non ho aggiunto altro, aromi o verdure, per non coprirne il sapore.



E l'ho usato a crudo sulle rose di sfoglia. Ha sicuramente aggiunto quel tocco in più a tutto.


Prova ampiamente superata. Può, senza ombra di dubbio, essere annoverato tra i nostri alimenti di  eccellenza. 

Non dimentichiamo che l'olio d'oliva, oltre ed essere uno degli alimenti più antichi, è il pilastro su cui si basa la dieta mediterranea che tanto successo ha nel mondo. 

L’olivo è una pianta antichissima, la sua storia e quella dell’uomo sono legate da oltre 7.000 anni. Testimonianze dell’importanza di questa pianta nella vita dell’uomo sono presenti in diverse civiltà e religioni. Nella Bibbia il ramoscello d’ulivo è (insieme all’arcobaleno) il simbolo della pace tra Dio e gli uomini dopo il diluvio universale.
L’ulivo e l’olio compaiono anche nel Corano: “Dio è la luce dei cieli e della terra. La sua luce è come una nicchia, in cui si trova una lampada (...) il suo combustibile viene dall’olio di un albero benedetto, un Olivo ”.
La mitologia greca attribuisce la creazione di questo albero ad Atena, dea della Sapienza. In una competizione con il dio Poseidone per diventare la divinità protettrice di Atene, la dea fece sorgere una pianta di ulivo da una roccia per donarla agli ateniesi, mentre Poseidone fece comparire dalla foresta un nuovo animale: il cavallo. Gli ateniesi scelsero l’ulivo, perché il cavallo rappresentava la guerra mentre la nuova pianta avrebbe garantito loro olio, legname e luce e quindi abbondanza e pace.

L’ulivo è originario del Mediterraneo Orientale, le tracce più antiche sono state trovate ad Haifa in Israele e risalgono al V millennio a.C. Le tecniche di coltivazione e di produzione dell’olio extravergine d'oliva vennero invece messe a punto prima dai greci e poi dai romani e rimasero sostanzialmente invariate per secoli. Anche la diffusione della pianta si deve ai greci che, nella loro espansione, portarono l’ulivo in tutti i paesi della Magna Grecia, ed ai romani che fecero lo stesso portando la coltivazione dell’ulivo fino in Francia e Spagna. In queste aree, così come in Italia, l’ulivo trovò condizioni climatiche tali da diventare facilmente e ben presto parte integrante del paesaggio.
Gli utilizzi dell’olio d’oliva sin dall’antichità sono stati i più vari, infatti anche se il ruolo più importante lo riveste nell’alimentazione per la cottura dei cibi e come condimento, l’olio di oliva è anche stato un componente dei cosmetici più antichi, è stato da sempre utilizzato come medicamento, come combustibile e nei riti religiosi.


Oramai innumerevoli studi  scientifici dimostrano che adottare lo stile di vita previsto dalla  Dieta Mediterranea, comporta  vantaggi importanti per la nostra salute, fino a ridurre l’incidenza di molte delle  principali malattie causa di morte.  Dieta vuol dire «Stile di Vita», ed è quindi valido adattare il proprio stile di vita a quello che era il modo di vivere e nutrirsi dei contadini del Cilento, ai tempi in cui Keys inizio i suoi studi.
Su questo sito dedichiamo un ampio spazio  all’argomento, approfondendo origini e caratteristiche della Dieta e anche  illustrando alcune ricette tipiche Cilentane.

Uno studio recente dell’Università La Sapienza (pubblicato su Nutritions & Diabets) dimostra che l’olio di oliva non solo aiuta a prevenire, ma addirittura può essere usato nella cura del diabete.



Per chi volesse maggiori informazioni, lascio il link del sito e delle pagine collegate






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